«Il calcio è sempre stato al centro della mia vita, ogni giorno sul campo è stato bello. Quando ero piccolo ricordo che andavo a scuola con il pallone, ci dormivo, lo portavo sempre con me»
Era il 6 gennaio 2010, esattamente 14 anni fa. L’Inter apriva l'anno con la sfida contro il Chievo. In quella partita entrava per la prima volta in campo con la maglia nerazzurra Marko Arnautovic:
«L’esordio con la maglia dell’Inter rimane un giorno speciale per me anche se altrettanto significativa è la partita contro il Siena che ha segnato la mia prima volta davanti all’incredibile pubblico nerazzurro di San Siro. L’Inter è nel mio cuore, ho avuto la possibilità di vivere qualcosa di bellissimo qui, nella mia prima esperienza ci sono stati giocatori che mi hanno dato consigli e aiutato, mi hanno sempre fatto sentire dentro la squadra. Come oggi, per me il gruppo è fondamentale, rimanere uniti soprattutto nelle difficoltà fa la differenza».
Dopo l’assist per Lautaro nel match contro il Monza, nelle ultime due sfide di Campionato Arnautovic ha servito di tacco Barella contro il Lecce e segnato nell’ultima uscita del 2023 contro il Genoa:
«Servire quell’assist a Lautaro davanti ai tifosi di San Siro dopo il mio ritorno è stato bello, così come l’abbraccio dei miei compagni nelle ultime partite. Ho sempre vissuto di calcio e per il calcio, se devo pensare a un idolo il primo nome che mi viene in mente è quello di Ronaldo il Fenomeno, un giocatore incredibile. Per me la cosa che più conta è la passione, senza quella è difficile scendere in campo e dare il meglio».
I momenti più belli della mia carriera?
«Ci sono quelli in nerazzurro, poi tra gli altri c’è la partita contro il Manchester City ai tempi dello Stoke City, quando ho segnato una doppietta decisiva, è un bel ricordo».
06/01/2010
14 anni fa: l’esordio in nerazzurro nella partita fuori casa contro il Chievo e poi qualche giorno dopo la prima volta a San Siro nel match contro il Siena, giorni ricchi di emozioni
2012
La data di nascita della mia prima figlia: vivo, respiro, faccio tutto per le mie figlie, sono la mia vita
2015
Nel 2015 è nata la mia seconda figlia, un’altra parte di me, per me è la famiglia è il motore di tutto
QUANTE NE SAI SU ARNAUTOVIC?
LEGEND INTER
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San Siro è un'emozione
unica al mondo.
Inter - Salernitana ti aspetta!
INTER-VERONA STORY: RICONOSCI I TITOLARI DI QUESTA PARTITA?
2001/02 | INTER-VERONA 3-O
Marcatori: 18' Vieri, 50' Ronaldo, 55' Ronaldo
INTER: Toldo, Zanetti J., Cordoba, Sorondo, Gresko; Sergio Conceicao, Di Biagio, Zanetti C. (79' Emre), Guly; Vieri, Ronaldo (75' Kallon).
Centrocampista di grande esperienza internazionale, Henrietta Csiszàr veste la maglia nerazzurra dall’estate del 2021. L’abbiamo incontrata per scoprire le sue passioni e la sua idea di calcio:
«Sono una calciatrice a cui piace giocare per la squadra, mi descriverei come una grande lavoratrice e una persona che vive di entusiasmo e passioni. Quella per il calcio c’è sempre stata, ho sempre guardato tanto calcio in TV, ci giocavo con mio fratello, ha sempre fatto parte della mia vita, insieme ai miei affetti è la cosa più importante per me».
COSA PROVI QUANDO SCENDI IN CAMPO CON LA MAGLIA NERAZZURRA? QUALI SONO I TUOI IDOLI?
«Sono sempre orgogliosa di vestire la maglia dell’Inter, e questo mi basta per dare ogni volta il 110% in campo. Idoli? Il primo è mio padre, anche lui giocava a calcio e mi ha insegnato molto, poi se devo pensare a una star del calcio dico David Beckham. All’Inter ci sono stati tanti campioni, un esempio per me è sicuramente Javier Zanetti».
E FUORI DAL CAMPO?
«Mi piace guardare Serie TV, ascoltare musica, uscire con gli amici e cucinare, mi riesce piuttosto bene!».
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06/01/2024
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