INTER - UDINESE PARTITA SPECIALE INTER CLUB

Inter Club da record: 228.220 soci celebrano un traguardo storico a San Siro

Un nuovo traguardo e una crescita senza sosta. Il progetto Inter Club continua a scrivere la sua storia con numeri straordinari, rafforzando sempre di più il suo legame con i tifosi nerazzurri di tutto il mondo. In occasione di Inter-Udinese si celebra un record assoluto: 228.220 soci iscritti, distribuiti in 80 nazioni con 1128 club ufficiali, di cui circa 26.200 tesserati all'estero.

Un evento speciale nella mattinata di domenica, a San Siro: l’Inter Club Talk, un appuntamento esclusivo dedicato a tutti i soci, con premiazioni per le realtà che si sono distinte nel corso della stagione, testimoniando la continua crescita del progetto, che da cinque stagioni registra numeri sempre più impressionanti sia in Italia che all’estero.

A San Siro presenti circa 2000 soci Inter Club per un’esperienza unica, con attività riservate: al centro la passione e il senso di appartenenza nerazzurro. Il riconoscimento del ruolo centrale del progetto Inter Club all’interno del mondo nerazzurro verrà celebrato anche dalla Prima Squadra, che poserà con un pannello speciale prima del fischio d'inizio per celebrare il terzo record consecutivo di iscritti.

L’omaggio al mondo Inter Club anche nel prepartita, con un tunnel LED brandizzato che esalta il traguardo straordinario raggiunto in questa stagione. Numeri da record, eventi esclusivi e una passione sempre più forte: Inter Club continua a crescere, unendo i tifosi nerazzurri di tutto il mondo in un’unica, grande famiglia.

 

INTERNAZIONALI

I NERAZZURRI IN CAMPO IN EUROPA E NEL MONDO

Sono otto i giocatori dell'Inter che hanno giocato con le rispettive selezioni: doppietta da Mondiale per Taremi, esordio assoluto per Bisseck

Con le partite giocate nella giornata di martedì 25 marzo si è ufficialmente conclusa la finestra dedicata alle gare internazionali. Sono dunque terminate le partite che vedevano i nerazzurri impegnati con le rispettive selezioni: Simone Inzaghi e i suoi uomini si preparano a riprendere il cammino stagionale con l'impegno di campionato contro l'Udinese, in programma a San Siro domenica 30 marzo alle 18:00.

In totale sono 8 i giocatori dell'Inter scesi in campo durante la sosta della Serie A: considerando le gare di UEFA Nations League e le Qualificazioni Mondiali in Asia ed Europa i nerazzurri hanno totalizzato 1003' di gioco. La finestra internazionale ha visto i giocatori interisti grandi protagonisti: Mehdi Taremi ha segnato due gol nella partita contro l'Uzbekistan, reti che hanno permesso al suo Iran di qualificarsi aritmeticamente al Mondiale del 2026 con due turni di anticipo. Sosta indimenticabile anche per Yann Bisseck, che nel ritorno dei quarti di finale di Nations League contro l'Italia ha esordito con la maglia della Germania, disputando si suoi primi 13' con la Nazionale maggiore tedesca. Dei giocatori nerazzurri convocati dalle rispettive selezioni solo Benjamin Pavard non è sceso in campo: il difensore francese non ha disputato minuti nella doppia sfida di Nations League contro la Croazia.

ITALIA

Nicolò Barella, Alessandro Bastoni, Davide Frattesi

L'Italia di Nicolò Barella, Alessandro Bastoni e Davide Frattesi si è giocata fino all'ultimo la qualificazione alla Final Four di UEFA Nations League con una spettacolare rimonta contro la Germania a Dortmund. La Nazionale di Luciano Spalletti è stata però eliminata dalla Germania dopo una sconfitta e un pareggio. Il giocatore più impiegato nella doppia sfida contro i tedeschi è stato Alessandro Bastoni, in campo per tutti i 180' delle due gare. Per Nicolò Barella i minuti totali sono stati 173, mentre Frattesi è subentrato in entrambe le partite, giocando complessivamente 52'. Con l'eliminazione dalla Nations League si delinea anche il percorso dell'Italia nelle Qualificazioni Mondiali: gli Azzurri sono stati inseriti nel Gruppo I e affronteranno Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia.

Nicolò Barella, Alessandro Bastoni, Davide Frattesi Italia-Germania 1-2 (UEFA Nations League) | Bastoni 90', Barella 83', Frattesi 7' Germania-Italia 3-3 (UEFA Nations League) | Bastoni 90', Barella 90', Frattesi 45'

ALBANIA

Kristjan Asllani

Una vittoria e una sconfitta per Kristjan Asllani con la sua Albania. Il centrocampista nerazzurro ha disputato tutti i 180' delle gare di Qualificazione Mondiale contro l'Inghilterra e contro Andorra. Nella seconda sfida Asllani è stato uno dei protagonisti del successo albanese, servendo l'assist per il gol di Manaj che ha aperto la sfida. Nel Gruppo K l'Albania occupa momentaneamente la seconda posizione con 3 punti, alle spalle dell'Inghilterra a punteggio pieno dopo due partite.

Kristjan Asllani Inghilterra-Albania 2-0 (Qualificazioni Mondiali 2026) | Asllani 90' Albania-Andorra 3-0 (Qualificazioni Mondiali 2026) | Asllani 90' (1 assist)

AUSTRIA

Marko Arnautović

Sconfitta per l'Austria di Marko Arnautovic nel playoff di Nations League contro la Serbia, doppia sfida che metteva in palio un posto nella League A. L'attaccante nerazzurro ha disputato tutti i 90' della prima gara, servendo anche l'assist per il gol di Gregoritsch. Nella partita di ritorno Arnautovic è subentrato nel corso dell'intervallo, disputando i secondi 45' della sfida. Con questo risultato l'Austria non ottiene la promozione in League A e nella prossima edizione della UEFA Nations League continuerà a giocare in League B.

Marko Arnautović Austria-Serbia 1-1 (UEFA Nations League) | Arnautović 90' (1 assist) Serbia-Austria 2-0 (UEFA Nations League) | Arnautović 45'

GERMANIA

Yann Bisseck

Esordio assoluto per Yann-Aurel Bisseck con la Germania: il difensore nerazzurro è stato convocato per la prima volta in carriera dalla Nazionale maggiore tedesca. Dopo essere rimasto in panchina nella sfida di andata a San Siro contro l'Italia, Bisseck ha debuttato con la Germania nella sfida di ritorno a Dortmund, entrando in campo al 77' al posto di Rudiger. Per Yann si tratta dei suoi primi 13' con la Nazionale tedesca: un esordio festeggiato con la qualificazione alla Final Four di Nations League.

Yann Bisseck Germania-Italia (UEFA Nations League) | Bisseck 13'

IRAN

Mehdi Taremi

Una presenza e 90' in campo per Mehdi Taremi con il suo Iran nelle Qualificazioni asiatiche al Mondiale 2026. L'attaccante nerazzurro, rimasto in panchina nella partita contro gli Emirati Arabi Uniti, è sceso in campo nella gara contro l'Uzbekistan risultando decisivo: Mehdi ha segnato due gol - il primo con uno straordinario tiro al volo - che hanno permesso all'Iran di conquistare la qualificazione al Mondiale 2026. Il pareggio contro l'Uzbekistan porta infatti la Nazionale iraniana a quota 20 punti nel Gruppo A: l'Iran stacca il pass per la rassegna iridata con due turni di anticipo grazie alle reti di Taremi.

Mehdi Taremi Iran-Uzbekistan 2-2 (Qualificazioni Mondiali 2026) | Taremi 90' (2 gol)

TURCHIA

Hakan Calhanoglu

180', un gol e due vittorie per Hakan Calhanoglu con la sua Turchia. Il centrocampista nerazzurro, capitano della Nazionale turca, ha trascinato la sua squadra a una netta doppia vittoria contro l'Ungheria nel playoff che metteva in palio la promozione in League A. Dopo la vittoria per 3-1 in casa, Calhanoglu ha aperto la sfida di ritorno segnando su rigore la prima delle tre reti turche. Con questi due successi la Turchia accede per la prima volta nella sua storia alla League A della UEFA Nations League, mentre l'Ungheria retrocede in League B. Hakan Calhanoglu Turchia-Ungheria 3-1 (UEFA Nations League) | Calhanoglu 90' Ungheria-Turchia 0-3 (UEFA Nations League) | Calhanoglu 90' (1 gol)

EL CUCHU

L'INTERVISTA ESCLUSIVA A ESTEBAN CAMBIASSO

È tornato a vestire la maglia dell'Inter in occasione della Infinity League (qui il racconto): il legame indissolubile con i colori nerazzurri, la consueta lucidità nel ricordare e analizzare. Semplicemente: Cambiasso.

Come descriveresti questa Inter?
«È una squadra molto completa, sta facendo un percorso difficile ma molto positivo e ovviamente più si avvicina al finale della stagione e più c'è bisogno di fare lo sprint per cercare di raggiungere gli obiettivi».

Lautaro sta macinando record, da argentino come lo vivi?
«Sono contento perché sia Lautaro che tanti altri compagni sono riusciti ad entrare veramente nel cuore dei tifosi dell’Inter, con un grande senso di appartenenza e questo va al di là di ogni bandiera. Sono orgoglioso del percorso che sta facendo lui, ma non per dove sia nato, ma per quello che rappresenta insieme ad altri ragazzi di questa squadra».

Quali sono le partite che hai giocato in maglia nerazzurra che ti sono rimaste più nel cuore?
«Ricordo con affetto la Supercoppa che abbiamo vinto a Torino, è stata molto importante. Anche la prima Coppa Italia nel 2005, quella è stata la mia prima stagione a Milano. Ce ne sono state tante, tra cui poi ovviamente le gare giocate nell’anno magico del triplete. Ogni vittoria e ogni trofeo alzato hanno una sensazione positiva diversa perché fanno parte di un momento particolare, della squadra e del gruppo».

Invece un gol in particolare?
«Dovrei citarne tre. In ordine cronologico, il gol che ho fatto nella finale di Coppa Italia del 2006 contro la Roma, con un cross di Zanetti e un tiro al volo di sinistro sotto i nostri tifosi. Qualche mese più tardi, subito dopo la scomparsa di Facchetti, ricordo con emozione la doppietta che ho fatto a Firenze, è una cosa che sentimentalmente ancora oggi se ci penso mi viene la pelle d'oca. Poi ovviamente il gol al Chelsea, in un momento delicato di quella stagione».

Cosa vuol dire rappresentare l'Inter?
«Sono stati dieci anni in cui ho cercato sempre di rendere orgogliosi i tifosi che venivano allo stadio a vederci.
Questo è lo scopo che un giocatore deve avere quando entra in campo e per quanto mi dicono anche oggi i tifosi per strada credo di esserci riuscito».

Chi è il compagno che più ti ha ispirato?
«Ho giocato con tanti campioni, ma per me ci sono due giocatori che vengono nominati poco e che sono stati fondamentali nell’anno del Triplete: Francesco Toldo e Paolo Orlandoni. Loro due in quella stagione non hanno mai mollato, nonostante sapessero di non giocare quasi mai. Non hanno mai smesso di allenarsi e di caricare la squadra, di essere sorridenti quando noi eravamo tristi. Sono stati il bilancio perfetto per una squadra che doveva pensare prima al gruppo».

INFINITY LEAGUE

MONACO DI BAVIERA - I nerazzurri hanno preso parte al torneo con una squadra composta da Legend del Club, giovani talenti appartenenti alle Academy di Toronto e della Georgia e creator digitali, sia maschili sia femminili

Calzettoni? Perfetti. La maglia è sistemata, una pacca sul cuore dove c’è lo stemma per cui hai combattuto da calciatore. Al tuo fianco chi sta provando le tue stesse emozioni fa un cenno, siamo pronti: si torna a indossare i colori nerazzurri.

È andata in scena sabato 22 marzo a Monaco l’Infinity League, il torneo innovativo organizzato da DAZN che mescola calcio e intrattenimento a cui hanno preso parte Inter, Juventus, Borussia Dortmund e Bayern Monaco. La competizione si è svolta al BMW Park, location moderna e innovativa situata nella città tedesca.

L'Inter è stata rappresentata da Legend del Club, giovani talenti appartenenti alle Academy di Toronto e della Georgia e creator digitali, sia maschili sia femminili, che si sono sfidati in partite della durata di 20 minuti, 5 contro 5, con regole speciali e tanta voglia di ritrovarsi o conoscersi. La squadra è stata guidata da Beppe Baresi.
I nerazzurri hanno giocato tre gare del girone all'italiana: nel primo match contro il Bayern sono stati proprio i padroni di casa ad avere la meglio per 9-3. Per i nerazzurri reti di Cambiasso, Paladino e Natishvili.

Nella seconda gara è stato il Dortmund a vincere, dopo un partita a lungo combattuta e vinta dai tedeschi per 5-3. A segnare per l'Inter sono stati D'Adda, Zanetti e Fratino.
Nell'ultimo match invece grandissima vittoria per 10-6 dei nerazzurri contro la Juventus. La squadra guidata da Beppe Baresi è stata trascinata dalle legend nerazzurre: tripletta di Karagounis, doppietta di Cambiasso e gol di capitan Zanetti. Le altre reti portano le firme di Fratino, autore di due gol e di D'Adda e Natishvili.


IL ROSTER NERAZZURRO
Legend maschili: Javier Zanetti, Tommaso Berni, Fabio Galante, Esteban Cambiasso, Georgios Karagounis
Under 23 maschili - Inter Academy Georgia: Dachi Tsalugelashvili, Nikolozi Natishvili
Talent maschili: Andrea Giovanni Fratino, Mattia Feneraj
Women nerazzurre: Chiara Marchitelli, Regina Elena Baresi, Roberta D’Adda, Silvia Pisano, Ilaria Castelli
Under 23 femminili - Inter Academy Toronto: Sabrina Grace Bisante, Anne Emilia Paladino
Talent femminili: Camilla Rotella, Simonetta Giordano

INTER-UDINESE

QUIZ

INTER-UDINESE 3-0 - 1999/2000

5 dicembre 1999: fa freddo a Milano, mentre nell'aria si respira già il clima delle feste natalizie. L'Inter affronta l'Udinese a San Siro: la partita è insidiosa e per nulla scontata. I nerazzurri stanno imparando a fare a meno dell'infortunato Ronaldo, mentre allo stesso tempo stanno conoscendo un nuovo bomber, un giocatore che vive e respira per il gol. È una serata speciale per Christian Vieri, schierato in attacco insieme a Recoba. Bobo è il protagonista della gara, serve un assist per il Chino che sblocca il risultato al 20', segnando uno dei suoi rarissimi gol di destro. Poi raddoppia, rimanendo freddissimo davanti a De Sanctis dopo aver ingannato la difesa friulana sul filo del fuorigioco. Infine regala un sogno a Nello Russo: 18 anni, attaccante della Primavera nerazzurra, mandato in campo al 76' da Marcello Lippi. Saranno gli unici 14' della sua carriera in Serie A: sono quelli che bastano per ricevere il secondo assist di serata di Bobo e segnare il gol del 3-0, che chiudono il sipario sulla vittoria nerazzurra.

Questa la formazione:

INTER-UDINESE 3-0

Marcatori: 19' Recoba, 58' Vieri, 89' Russo

INTER: Peruzzi; Panucci, Blanc, Fresi; J. Zanetti, Jugovic (87’ Colonnese), Di Biagio (79’ Dabo), Cauet, Georgatos; Recoba (76’ Russo), Vieri. Allenatore: M. Lippi

UDINESE: De Sanctis; Bertotto, Gargo, Zanchi, Genaux, Fiore, Bisgaard (55’ Manfredini) (59’ P. Poggi), M. Jorgensen, Locatelli, Sosa, Muzzi. Allenatore: De Canio


BEATRIX FÖRDŐS

«Voglio diventare la migliore versione di me stessa, anche nel calcio. Voglio dare sempre il massimo e voglio vincere. Voglio imparare, migliorare, ma soprattutto voglio divertirmi giocando».

Beatrix Fördős, 23 anni, è all'Inter dal 2022. È cresciuta calcisticamente nel Viktória Szombathely, dove esordisce in prima squadra nel 2016. Resta legata al club ungherese anche dopo il cambio di denominazione in Haladás-Viktória. Nel 2021 si trasferisce in Italia alla Lazio, dove trascorre una stagione prima di passare all'Inter nell'estate del 2022. Ha di recente prolungato con l'Inter fino al 2027. È entrata a far parte della nazionale ungherese nel 2017, quando viene convocata per l'U17. Dopo essere passata anche per la selezione U19, nel 2022 fa il suo esordio con la Nazionale maggiore.

Come è stato il percorso finora in questa stagione?
«Fino alla poule scudetto abbiamo fatto molto bene. Certo, abbiamo perso alcuni punti importanti, ma abbiamo ottenuto molto di più rispetto agli ultimi anni. Tuttavia, non possiamo fermarci, dobbiamo continuare a spingere. Abbiamo costruito una squadra forte e competitiva, ma la parte più difficile arriva ora. Dobbiamo essere intelligenti e consapevoli che il nostro destino è nelle nostre mani per raggiungere l'obiettivo che desideriamo».

La vostra è una squadra molto solida. Che tipo di gruppo siete?
«Abbiamo creato un grande spirito di squadra perché abbiamo imparato a conoscerci e a gestirci a vicenda. Ci vediamo prima di tutto come persone, non solo come giocatrici, e questo ci ha permesso di accettarci e aiutarci in ogni situazione».

Qual è la tua idea di calcio?
«Credo che oggi la differenza nel calcio la faccia soprattutto la preparazione mentale. Spesso vince la squadra che riesce a restare concentrata fino alla fine, che ha più determinazione e motivazione. Tutto questo parte dalla mente. A livello tattico e fisico il calcio si è sviluppato molto, quindi, per superare gli avversari, è fondamentale allenare e preparare anche la mente. Anche solo quell'1% in più può farti vincere una partita. Devi essere mentalmente forte e pronto per avere successo».

Quali sono i tuoi obiettivi personali e di squadra?
«Voglio imparare ogni giorno e dare il massimo in ogni allenamento per continuare a migliorare. Quando ho l’opportunità, voglio aiutare la squadra con il mio contributo.
Come squadra, il nostro obiettivo è il campionato, quindi puntiamo ad arrivare tra le prime tre in classifica. Guardando la nostra posizione attuale, vogliamo arrivare il più in alto possibile. Penso di poter dire che il nostro obiettivo è chiudere tra le prime due».

Quali sono i tuoi punti di forza in questo momento?
«La mia determinazione, la volontà di migliorare, la motivazione nell'apprendere e il mio spirito di squadra».

Cosa significa per te indossare questa maglia?
«Mi sento parte di un club storico e di una grande famiglia. Sono orgogliosa e onorata di indossare questi colori e darò sempre il massimo per questa squadra».

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