Affidabilità, talento, precisione. Hakan Calhanoglu ha aperto la sua terza stagione in nerazzurro rompendo il muro delle 100 presenze all’Inter e mettendo a segno 4 reti e 1 assist nelle 11 occasioni in cui è sceso in campo. Traguardi superati e altri a un passo: il centrocampista è a un gol dal diventare il miglior marcatore turco nella storia della Serie A.
«Sono al terzo anno all’Inter e posso dire di aver trovato una grande famiglia fatta di tutte le persone che lavorano qui e di tifosi che ci stanno sempre vicino e sono il top. Tutti quelli che sono qui hanno un grande cuore».
«La squadra per me è sinonimo di casa, di famiglia, ogni giorno siamo qui insieme per lavorare e migliorarci e siamo pronti a rimanere uniti anche quando tutto non va al meglio».
Il numero venti nerazzurro è stato premiato come MVP dell’ultimo match di Champions League, come in occasione di Porto-Inter: «Se devo scegliere una partita che mi rappresenta è proprio quella contro il Porto, per importanza e prestazione. Il miglior gol invece resta sempre quello su punizione contro il Dortmund ai tempi dell’Amburgo. L’assist? Sicuramente quello con la Nazionale nella sfida contro la Moldavia. Numeri, ricordi e qualche curiosità: Se dovessi ordinare un piatto quale sarebbe? Non ho dubbi, pasta al ragù!».
2019-2021
Sono gli anni di nascita dei miei figli: loro hanno cambiato la mia vita e l’hanno resa migliore, sono diventati la mia priorità.
22 FEBBRAIO
Scelgo un giorno e non un anno perché in questa data sono nati mia moglie, mio papà e mia mamma e non può che essere speciale.
2023/2024
Significa presente e futuro, le cose che mi aspettano, sia sul campo che fuori e che non vedo l'ora di vivere.
QUANTE NE SAI SU HAKAN?
LEGEND NERAZZURRA
SPORTIVO PREFERITO...🏀
MUSICA...
San Siro è un'emozione
unica al mondo.
Inter - Frosinone ti aspetta!
INTER-ROMA STORY: RICONOSCI I TITOLARI DI QUESTA PARTITA?
2010/11 | INTER-ROMA 5-3
Marcatori: 3' Sneijder, 13' Simplicio, 35' e 18' st (r) Eto'o, 26' st Thiago Motta, 30' st Vucinic, 36' st Loria, 45' st Cambiasso
Inter: 1 Julio Cesar; 13 Maicon, 15 Ranocchia, 2 Cordoba, 4 Zanetti; 14 Kharja, 8 Thiago Motta, 19 Cambiasso; 10 Sneijder (30' st Nagatomo); 7 Pazzini (25' st Milito), 9 Eto'o
ANDREAS BREHME
Arrivato all’Inter nel 1988, Andy Brehme ha indossato la maglia nerazzurra per quattro stagioni vissute da protagonista e ha saputo fondere doti balistiche incredibili, tecnica e leadership. Imprendibile, ambidestro, è diventato una pedina fondamentale di una squadra simbolo, l’Inter dei Record, oltre ad una leggenda del calcio tedesco anche grazie al Mondiale vinto nel 1990.
«All’Inter ho vissuto quattro anni eccezionali, abbiamo vinto tanto e personalmente è stato un periodo incredibile nella mia vita. Entrare in questo stadio e vederlo sempre pieno di tifosi mi ha permesso di vivere emozioni forti e per un calciatore questo è fondamentale».
154 presenze e 12 gol con la maglia nerazzurra e la conquista di Scudetto, Supercoppa Italiana e Coppa Uefa:
«Sono tanti i momenti che ricordo con piacere, quelli che mi sono rimasti più impressi sono i trofei vinti. Quando abbiamo conquistato lo Scudetto e la Coppa Uefa, quelli sono stati momenti indimenticabili»
Un legame, quello con i colori nerazzurri che non si è mai interrotto:
«I tifosi sono sempre eccezionali, lo vedo anche oggi e il tifo è fondamentale per vincere. Seguo sempre l’Inter, ho visto molte partite e questa squadra gioca bene, mi piace».
Esperienza, passione, determinazione. Abbiamo incontrato Katie Bowen, difensore nerazzurro e della nazionale neozelandese classe 1994, che ci ha parlato del suo impatto con il calcio europeo e della sua storia:
«Il calcio per me è una passione, l’ho sempre seguito tantissimo e credo la conoscenza sia proprio un mio punto di forza. Anche in campo cerco di leggere sempre la partita al meglio, mi permette di agire in maniera più veloce e intelligente».
CHE IMPATTO HAI AVUTO CON IL CALCIO IN ITALIA E CON L’INTER?
«Ho trascorso gran parte della mia carriera negli Stati Uniti, sicuramente qui in Italia il calcio è più tecnico, ho visto tanta qualità. Seguivo l’Inter anche prima e vestire questa maglia tutti i giorni è un onore, è una grandissima occasione giocare in un Club così prestigioso e rappresenta tantissimo per la mia carriera».
CI SONO DEGLI SPORTIVI A CUI TI ISPIRI?
«Mi ispiro a tutti gli atleti che sono riusciti ad arrivare al top negli sport che praticano. Mi piace seguire anche il basket e qui da Michael Jordan a LeBron James ci sono tanti esempi».
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