I chilometri sul campo e quelli percorsi per costruire il sogno di diventare un grande calciatore sono il motore di Alessandro Bastoni. Capace di annullare le distanze con i suoi incredibili lanci a spianare la strada del gol ai suoi compagni, il difensore nerazzurro si è fatto spazio con talento e determinazione, diventando un punto di riferimento per squadra e tifosi:

«Questo è il mio sesto anno qui, ho messo tanti minuti e tante partite nelle gambe e sono cresciuto a livello di esperienza. Spero di trasmettere tutto questo ai miei compagni perché per me avere uno spogliatoio unito con tanta voglia di lavorare e mettersi a disposizione è fondamentale. Poi vincere ovviamente dà quella spinta in più».

Diversi i momenti che hanno tracciato il percorso di Bastoni dagli inizi ad oggi:

«L’esordio con l’Atalanta mi ha dato tanta autostima ed entusiasmo per continuare a fare quello che stavo facendo nel mio percorso. Poi c’è la vittoria del primo Scudetto con l’Inter che è stata un’altra tappa fondamentale. Quello che mi ha portato qua oggi però è stata la forza di superare i momenti di difficoltà, di affrontarli con determinazione e costanza e con il pensiero che dopo ogni temporale esce sempre il sole, è così che succede nella vita».

I chilometri sul campo e quelli percorsi per costruire il sogno di diventare un grande calciatore sono il motore di Alessandro Bastoni. Capace di annullare le distanze con i suoi incredibili lanci a spianare la strada del gol ai suoi compagni, il difensore nerazzurro si è fatto spazio con talento e determinazione, diventando un punto di riferimento per squadra e tifosi:

«Questo è il mio sesto anno qui, ho messo tanti minuti e tante partite nelle gambe e sono cresciuto a livello di esperienza. Spero di trasmettere tutto questo ai miei compagni perché per me avere uno spogliatoio unito con tanta voglia di lavorare e mettersi a disposizione è fondamentale. Poi vincere ovviamente dà quella spinta in più».

Diversi i momenti che hanno tracciato il percorso di Bastoni dagli inizi ad oggi:

«L’esordio con l’Atalanta mi ha dato tanta autostima ed entusiasmo per continuare a fare quello che stavo facendo nel mio percorso. Poi c’è la vittoria del primo Scudetto con l’Inter che è stata un’altra tappa fondamentale. Quello che mi ha portato qua oggi però è stata la forza di superare i momenti di difficoltà, di affrontarli con determinazione e costanza e con il pensiero che dopo ogni temporale esce sempre il sole, è così che succede nella vita».

Chi ti ha fatto appassionare al calcio?

«Mio padre, mi ha sempre aiutato ed è stato un punto fermo al mio fianco. Durante tutta la mia infanzia mi ha accompagnato ogni giorno dalla provincia di Cremona dove abitavamo a Bergamo, abbiamo fatto tanti chilometri insieme e gli sarò sempre grato».

Qual è stato il momento in cui il calcio ti ha fatto più emozionare?

«Non c’è un momento in particolare. Ogni volta che scendo in campo, quando alzo lo sguardo e vedo tutti quei tifosi che sono venuti per sostenerci è sempre un’emozione enorme, è quello che ci dà la spinta per dare il massimo».

Chi ti ha fatto appassionare al calcio?

«Mio padre, mi ha sempre aiutato ed è stato un punto fermo al mio fianco. Durante tutta la mia infanzia mi ha accompagnato ogni giorno dalla provincia di Cremona dove abitavamo a Bergamo, abbiamo fatto tanti chilometri insieme e gli sarò sempre grato».

Qual è stato il momento in cui il calcio ti ha fatto più emozionare?

«Non c’è un momento in particolare. Ogni volta che scendo in campo, quando alzo lo sguardo e vedo tutti quei tifosi che sono venuti per sostenerci è sempre un’emozione enorme, è quello che ci dà la spinta per dare il massimo».

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LA SECONDA STELLA

La vittoria dello Scudetto nel derby è un giorno che rimarrà per sempre nelle nostre vite, nelle nostre teste. È un’impresa straordinaria e unica

BASTO E BARE

Ho scelto la foto con Bare perché sono grato di averlo nello spogliatoio, siamo uniti dentro e fuori dal campo

LA FAMIGLIA:

La mia famiglia è la mia priorità, è sempre al primo posto: sono le persone che mi danno la serenità e che mi permettono di vivere tutto in maniera semplice.

LA SECONDA STELLA

La vittoria dello Scudetto nel derby è un giorno che rimarrà per sempre nelle nostre vite, nelle nostre teste. È un’impresa straordinaria e unica

BASTO E BARE

Ho scelto la foto con Bare perché sono grato di averlo nello spogliatoio, siamo uniti dentro e fuori dal campo

LA FAMIGLIA

La mia famiglia è la mia priorità, è sempre al primo posto: sono le persone che mi danno la serenità e che mi permettono di vivere tutto in maniera semplice.

AMARCORD: DERBY STORY

Storie di derby, racconti di gol iconici, partite e protagonisti indimenticabili...

AUGURI A...RONALDO IL FENOMENO

Compie gli anni oggi il Fenomeno Ronaldo, autore di un gol iconico della storia del derby: Moriero sulla destra lo serve, lui fa rimbalzare la palla, aspetta la frazione di secondo giusta e d’esterno destro con un preciso pallonetto supera Sebastiano Rossi, mettendo in rete...un gol alla Ronaldo.

PUNTUALI COME DIEGO

Sei derby e sei gol segnati. Per essere puntuali come Diego Milito serve sentire le vibrazioni della partita e metterci testa e piedi. Ad agosto 2009 il primo derby di campionato e la freddezza dal dischetto, quindi il primo duello vinto con Abate chiuso con un diagonale di potenza nella gara di ritorno. Passa una stagione senza reti ai rossoneri e ne arriva un’altra che riordina i conti: gol fotocopia dell’ultimo realizzato nella gara di andata e tripletta in quella di ritorno (primo interista a riuscirci dai tempi di Nyers). Sei gol e massima puntualità.

DICI DERBY E PENSI A...

Tra i massimi esperti di stracittadine, Nicola Berti occupa un posto speciale. Dall’adrenalina della notte precedente, all’attesa del pullman fuori dal Centro Sportivo al campo, 90 minuti di corse, promesse mantenute, gol ed esultanze.

GOL POTENTI ALLA MAICON

Nel derby del 2011-12 vinto dai nerazzurri per 4-2, l’ultimo gol del match lo segna Maicon con un’azione devastante e un bolide imprendibile per qualunque portiere. Come lui il Drago Dejan Stankovic con il gol incredibile a chiudere la sfida del 2009.

I GRANDI CLASSICI

E poi ci sono i grandi classici che viaggiano sulle melodie senza tempo del mancino di Mario Corso, protagonista della stracittadina del 63/64. Dalla Grande Inter agli anni '70 il palcoscenico è di Bonimba, a segno nei derby di andata e ritorno del 71/72 e autore del gol lampo dopo appena 13 secondi di due stagioni dopo. E poi gli infiniti duelli di Aldo Serena, protagonista negli anni '80 e nel derby dell'iconica stagione dello Scudetto di Record.

ANNAMARIA SERTURINI

La stagione 2024/25 si è aperta con un suo gol, che ha dato il via alla cinquina contro la Sampdoria. Il suo nome compare anche nel tabellino del poker contro il Napoli, seconda giornata di Campionato che ha regalato all’Inter Women altri tre punti. Annamaria Serturini riparte da qui, da due partite solide e di sostanza:

«Segnare il primo gol della stagione ha significato tanto, arrivavo da qualche mese di stop a causa di un infortunio e avevo tanta voglia di iniziare al meglio. Chiedo sempre tanto a me stessa e vado sempre in campo per vincere. Quel gol lo aspettavo da tempo, l’ho segnato davanti alla mia famiglia e questo l’ha reso ancora più speciale. Il calcio è qualcosa che mi completa, la mia vita giro intorno al pallone. Ho la fortuna di avere una famiglia bellissima che mi dà molta carica e viverli da vicino è una sicurezza e qualcosa che mi spinge a fare sempre meglio».

Diversi gli obiettivi, tanta la determinazione:

«Vogliamo vincere più partite possibili per raggiungere i nostri obiettivi, fare bene in Campionato, arrivare in Champions e in finale di Coppa Italia. Personalmente sono molto testarda e determinata e questo mi ha sempre aiutato, voglio dare sempre il massimo e mettermi a servizio della squadra».

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