

L'Inter affronta la Lazio nella 37° giornata di Serie A, l'ultima partita casalinga della stagione 2024/25. Una sfida presentata nel Matchday Programme dal portiere nerazzurro Raffaele Di Gennaro che ci ha raccontato la sua storia nerazzurra.
«Ho trascorso 10 anni nel Settore Giovanile e l’Inter per me significa casa e famiglia. Dopo aver fatto le mie esperienze fuori ho avuto la fortuna di tornare a vestire questa maglia l’anno scorso in una stagione spettacolare e di vivere tantissime emozioni con questo gruppo incredibile. Il calcio mi ha sempre dato una grandissima emozione, è il mio sogno e il mio amore. Ogni volta che indosso i guanti ed entro in campo sento quella passione che mi ha spinto a diventare un calciatore».



L'Inter affronta la Lazio nella 37° giornata di Serie A, l'ultima partita casalinga della stagione 2024/25. Una sfida presentata nel Matchday Programme dal portiere nerazzurro Raffaele Di Gennaro che ci ha raccontato la sua storia nerazzurra.
«Ho trascorso 10 anni nel Settore Giovanile e l’Inter per me significa casa e famiglia. Dopo aver fatto le mie esperienze fuori ho avuto la fortuna di tornare a vestire questa maglia l’anno scorso in una stagione spettacolare e di vivere tantissime emozioni con questo gruppo incredibile. Il calcio mi ha sempre dato una grandissima emozione, è il mio sogno e il mio amore. Ogni volta che indosso i guanti ed entro in campo sento quella passione che mi ha spinto a diventare un calciatore».



INTER-LAZIO: GUIDA ALLA SFIDA
La squadra di Inzaghi scende in campo alle 20:45 nella 37ª giornata di Serie A. I nerazzurri occupano in questo momento il secondo posto in classifica con 77 punti, a meno uno dalla capolista Napoli. Sono 75 i gol fatti e 33 quelli subiti.
L'AVVERSARIO: LA LAZIO
I biancocelesti, guidati da Marco Baroni, sono in piena corsa per un posto nella prossima Champions League: in questo momento occupano il quarto posto in classifica a quota 64 punti, a pari merito con la Juventus. Sono 18 le vittorie e 10 i pareggi, 59 le reti realizzate e 46 quelle subite.
SITUAZIONE DISCIPLINARE
SQUALIFICATI
Inter: -
Lazio: Pellegrini Lu. (1), Zaccagni (1)
DIFFIDATI
Inter: Asllani, Bisseck, Inzaghi (allenatore), Pavard
Lazio: Belahyane, Rovella

Come è nata la passione per il calcio?
«L’amore per il calcio è di famiglia, mio padre è un vero appassionato e guarda tutte le partite. Io fin da piccolo mi sono subito appassionato al ruolo del portiere, difendere la porta mi ha sempre creato emozioni, fin da quando giocavo all’oratorio».

Come è nata la passione per il calcio?
«L’amore per il calcio è di famiglia, mio padre è un vero appassionato e guarda tutte le partite. Io fin da piccolo mi sono subito appassionato al ruolo del portiere, difendere la porta mi ha sempre creato emozioni, fin da quando giocavo all’oratorio».
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INTER V LAZIO
QUIZ
INTER-LAZIO 3-1 - 2005/2006
30ª giornata della Serie A 2005/06: l'Inter affronta la Lazio a San Siro in un match spettacolare. I nerazzurri passano in vantaggio nel corso del primo tempo grazie al sinistro di Luis Figo e raddoppiano all'inizio della ripresa con un colpo di testa di Alvaro Recoba. La Lazio accorcia le distanze con la rete del futuro nerazzurro Goran Pandev, ma l'Inter chiude definitivamente il match grazie al secondo gol del Chino. La sfida si conclude con il risultato di 3-1 per i nerazzurri. La formazione:
INTER-LAZIO 3-1
Marcatori: 36' pt Figo (I), 1' st e 27' st Recoba (I), 9' st Pandev (L)
INTER: 1 Toldo; 4 J.Zanetti, 2 Cordoba, 23 Materazzi, 33 Wome; 7 Figo (26' st 18 Kily Gonzalez), 14 Veron, 19 Cambiasso, 31 Cesar; 10 Adriano (39' st 9 Cruz), 20 Recoba (33' st 8 Pizarro).
Panchina: 12 Julio Cesar, 25 Samuel, 6 C.Zanetti, 30 Martins
All.: Roberto Mancini





L'ESORDIO IN NERAZZURRO
"Il 26 maggio 2024: l’esordio in Serie A con l’Inter è stato il momento in cui ho coronato il mio sogno".
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LA FAMIGLIA
"Un momento indimenticabile, la festa scudetto. Ricordo che tenevo in braccio mio figlio con la maglia numero 20, aveva quasi nove mesi e si guardava intorno incredulo. Averlo lì in quel momento in mezzo a tutta la nostra gente che festeggiava è stato fantastico".
LA SECONDA STELLA
"È stata una giornata spettacolare, in giro per Milano con i nostri tifosi con tante risate e cori dopo un anno di lotte e sacrifici…è stato bellissimo".
L'ESORDIO IN NERAZZURRO
"Il 26 maggio 2024: l’esordio in Serie A con l’Inter è stato il momento in cui ho coronato il mio sogno".
LA FAMIGLIA:
"Un momento indimenticabile, la festa scudetto. Ricordo che tenevo in braccio mio figlio con la maglia numero 20, aveva quasi nove mesi e si guardava intorno incredulo. Averlo lì in quel momento in mezzo a tutta la nostra gente che festeggiava è stato fantastico".
LA SECONDA STELLA:
"È stata una giornata spettacolare, in giro per Milano con i nostri tifosi con tante risate e cori dopo un anno di lotte e sacrifici…è stato bellissimo".








LEGEND
JULIO RICARDO CRUZ
Arrivato all'Inter nell'estate del 2003, "El Jardinero" è entrato, gara dopo gara, nel cuore di tutti i tifosi. Cruz si è presentato al mondo nerazzurro con il gol che ha sbloccato il match contro l'Arsenal vinto per 3-0 nel leggendario stadio di Higbury, uno dei più significativi della sua carriera. La sua avventura interista è proseguita per sei stagioni in cui si è contraddistinto per grande professionalità e totale dedizione alla causa. Da titolare o da subentrato ha sempre interpretato perfettamente ogni gara. È stato un calciatore amatissimo da tutto il popolo nerazzurro, soprattutto per il suo spirito di sacrificio e per la sua adattabilità. Complessivamente ha messo a segno 75 reti in 195 presenze, tra il 2003 e il 2009 contribuendo alla vittoria di due Coppe Italia, tre Supercoppe di Lega e quattro Scudetti regalando gol spettacolari e giocate di qualità. Doppio ex della sfida tra Inter e Lazio, lo abbiamo incontrato in vista dell'ultimo match casalingo della stagione:
«Ho tanti ricordi che mi legano a questi colori. Penso a quando andavo tutti giorni ad allenarmi alla Pinetina, entrare lì, vedere i compagni e sentirsi parte di una grande famiglia era una cosa bellissima. Ricordo anche i viaggi allo stadio, nel tragitto dal pullman allo spogliatoio era incredibile vedere da vicino quanto era grande la passione dei tifosi. La mia Inter? È stata una squadra che ha costruito delle basi solide, un gruppo di uomini che volevano dimostrare quanto valevano, che volevano scendere in campo per vincere e fare felici i tifosi. Ci sono tanti momenti che non dimenticherò, dalla vittoria della prima Coppa Italia all’amore incondizionato dei tifosi che sono sempre rimasti al nostro fianco, le partite in Champions, lo Scudetto vinto a Parma…».
Cosa pensi di questa Inter?
«È solida e compatta e ha tanta voglia di vincere. C’è un gruppo unito, capace di soffrire e che sa far divertire. Vedo tanta armonia e un allenatore che sta guidando al meglio una grande squadra».
