Talento naturale e determinazione. La carriera di Nicolò Barella si compone di questi e altri elementi che hanno permesso al numero 23 nerazzurro di diventare un punto di riferimento dell'Inter e della Nazionale Italiana. Nell’elenco non può mancare la passione innata che ha legato il centrocampista al calcio, un colpo di fulmine scoccato a soli tre anni e diventato poi una lunga storia d’amore fatta di promesse mantenute e trofei alzati al cielo.

«Per me è un onore essere arrivato in un momento della storia dell’Inter in cui si sono vinti tanti trofei, anche perché non è scontato riconfermarsi ogni anno. Nel nostro percorso ovviamente ci sono state vittorie e sconfitte ma anche quelle ci hanno aiutato a crescere e migliorare, a capire cosa significa vestire questa maglia e vincere trofei per questi tifosi».

Tra i momenti più belli, c’è anche un gol che è rimasto particolarmente nel cuore del numero 23 nerazzurro:

«Il primo gol in nerazzurro in Campionato contro il Verona. Era passato un po’ di tempo da quando ero arrivato all’Inter e lo aspettavo tantissimo».

Talento naturale e determinazione. La carriera di Nicolò Barella si compone di questi e altri elementi che hanno permesso al numero 23 nerazzurro di diventare un punto di riferimento dell'Inter e della Nazionale Italiana. Nell’elenco non può mancare la passione innata che ha legato il centrocampista al calcio, un colpo di fulmine scoccato a soli tre anni e diventato poi una lunga storia d’amore fatta di promesse mantenute e trofei alzati al cielo.

«Per me è un onore essere arrivato in un momento della storia dell’Inter in cui si sono vinti tanti trofei, anche perché non è scontato riconfermarsi ogni anno. Nel nostro percorso ovviamente ci sono state vittorie e sconfitte ma anche quelle ci hanno aiutato a crescere e migliorare, a capire cosa significa vestire questa maglia e vincere trofei per questi tifosi».

Tra i momenti più belli, c’è anche un gol che è rimasto particolarmente nel cuore del numero 23 nerazzurro:

«Il primo gol in nerazzurro in Campionato contro il Verona. Era passato un po’ di tempo da quando ero arrivato all’Inter e lo aspettavo tantissimo».

Chi ti ha fatto appassionare al calcio?

«La passione per il calcio me l’ha trasmessa mio padre, sono cresciuto andando a vedere le sue partite e giocando a bordocampo con i figli dei suoi amici. A tre anni e mezzo mi ha accompagnato per la prima volta alla scuola calcio e da lì è partito tutto. Sono tanti gli sport che mi appassionano ma il calcio è il mio primo amore, mi regala delle emozioni inspiegabili».

Chi ti ha fatto appassionare al calcio?

«La passione per il calcio me l’ha trasmessa mio padre, sono cresciuto andando a vedere le sue partite e giocando a bordocampo con i figli dei suoi amici. A tre anni e mezzo mi ha accompagnato per la prima volta alla scuola calcio e da lì è partito tutto. Sono tanti gli sport che mi appassionano ma il calcio è il mio primo amore, mi regala delle emozioni inspiegabili».

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LA SECONDA STELLA

"La parata sul pullman è stata incredibile, ci meritavamo di vivere una giornata così con la nostra gente. L’affetto non è mai mancato, in tutti questi anni, ci hanno sempre spronato e applaudito e in quel momento ho sentito davvero cos’è l’Inter per i tifosi: quel giorno rimarrà impresso nella mente di tutti".

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DA SCUDETTO A SCUDETTO

"Il primo Scudetto è un’emozione nuova e unica, il secondo è stato speciale in un altro modo. Al primo avevo fatto una foto con la mia famiglia, così l’abbiamo voluta rifare per avere un altro ricordo legato a quel momento".

LA FAMIGLIA

“La mia famiglia è tutto. Quello che faccio, lo faccio perché il calcio è la mia passione ma soprattutto per loro che sono sempre con me, nei momenti belli e in quelli difficili”.

LA SECONDA STELLA

"La parata sul pullman è stata incredibile, ci meritavamo di vivere una giornata così con la nostra gente. L’affetto non è mai mancato, in tutti questi anni ci hanno sempre spronato e applaudito e in quel momento ho sentito davvero cos’è l’Inter per i tifosi: quel giorno rimarrà impresso nella mente di tutti".

DA SCUDETTO A SCUDETTO

"Il primo Scudetto è un’emozione nuova e unica, il secondo è stato speciale in un altro modo. Al primo avevo fatto una foto con la mia famiglia, così l’abbiamo voluta rifare per avere un altro ricordo legato a quel momento".

LA FAMIGLIA

“La mia famiglia è tutto. Quello che faccio, lo faccio perché il calcio è la mia passione ma soprattutto per loro che sono sempre con me, nei momenti belli e in quelli difficili”.

INTER v VENEZIA

QUIZ

INTER-JUVENTUS 2009/10 - L'INCREDIBILE GOL DI MAICON

La palla mandata in aria dalla difesa della Juventus dopo la punizione di Sneijder per Milito cade a picco dalle parti di Douglas Maicon. Per tutti è il Colosso. La sua coscia è il luogo in cui il pallone finisce di precipitare. Si accomoda, con un piccolo balzo. Poi il gesto finale, un mix di straordinaria coordinazione, incredibile precisione, esatta potenza. Riguardare la traiettoria del pallone è poesia, è un istante che percorre la storia di una stagione e invece dura un attimo, fino a gonfiare la rete.

AMARCORD: DOUGLAS MAICON

Forza, grazia e un pizzico di follia. Contro la Juventus Maicon ha segnato uno dei gol più belli della storia nerazzurra. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare i suoi momenti più emozionanti vissuti con la maglia dell’Inter.

«Indossare una maglia come quella dell’Inter è un privilegio. Sono tanti momenti emozionanti che mi legano a questo Club. Il primo è sicuramente quando sono arrivato perché mi hanno dato l'opportunità di vestire questi colori e poi c’è la vittoria della Champions, un giorno entrato nella storia. Ma ci sono anche i gol...quello nel derby perché volevo segnare per forza in quella partita e quello contro la Juventus: era quasi la fine del Campionato, è stato un gol bellissimo e ci ha aiutato tanto perché da lì, secondo me, abbiamo messo mezza mano sul trofeo. Infine, c’è la semifinale contro il Barcellona, ho segnato anche lì. Ricordo la progressione di Pandev, poi la palla per Milito che mi ha fatto un cross dentro l’area... è stato un momento molto importante vissuto con questa maglia».

MICHELA CAMBIAGHI

I suoi gol sono già stati decisivi in questo inizio di stagione. Abbiamo incontrato Michela Cambiaghi, attaccante che grazie alla sua tecnica, potenza e velocità sta contribuendo al buon inizio di stagione dell’Inter di Mister Piovani:

«Indossare questa maglia mi regala sempre grandi emozioni. Da quando sono arrivata sono cresciuta a livello atletico e non solo, mi piace lavorare sui dettagli e provare delle giocate particolari. L’inizio di Campionato è stato positivo, abbiamo trovato continuità e anche a livello personale sono contenta, l’obiettivo è arrivare in doppia cifra e aiutare le mie compagne anche con assist e lavoro per la squadra».

Una passione nata fin da bambina quella per il calcio che le ha permesso di raggiungere diversi traguardi importanti.

«Sono diversi i momenti che hanno segnato la mia carriera: da quando ho scoperto l’interesse dell’Inter a quando è arrivata la chiamata in Nazionale Maggiore lo scorso anno, dal gol nel derby al primo con la Nazionale».

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