Primo canadese della storia dell’Inter, Tajon Buchanan si è presentato al meglio ai tifosi interisti, che hanno applaudito la sua prestanza tecnica, la velocità e il dribbling e più di tutto la sua personalità. Carattere e determinazione hanno segnato la sua storia e la sua carriera, iniziata a Brampton, in Ontario e proseguita negli Stati Uniti prima dell’approdo in Belgio, nel Bruges.

«Brampton è casa mia, dove è cominciato tutto, è la città che rappresento. All’età di 8 anni ho capito di essermi innamorato di questo sport, il calcio da lì è diventato molto importante ed è iniziato qualcosa di speciale. Ho viaggiato per diverse città, se oggi mi guardo indietro so che è stato un lungo percorso ma è qualcosa che mi rende estremamente orgoglioso e felice perché mi ha portato qui oggi. Ci sono stati diversi momenti importanti nella mia carriera, dal debutto in Champions League contro l’Atletico Madrid ai tempi del Bruges alla mia prima partita al Mondiale con il Canada, un sogno diventato realtà».

Passione, divertimento e tanta determinazione: questi alcuni elementi che fanno parte della storia di Tajon.

«Cerco sempre di ricordarmi perché fin da bambino ho amato questo sport e di divertirmi in campo. Giocare a calcio da professionista è qualcosa che ho sempre desiderato e sono molto grato e orgoglioso. Vestire questa maglia significa molto, è un sogno che si è avverato, qualcosa per cui ho sempre lavorato. Nella storia di questo Club ci sono tanti campioni, per me il numero uno è Ronaldo, è un giocatore che ho sempre ammirato, una leggenda del calcio».

A proposito di leggende, fuori dal campo di calcio invece...

«Tra le personalità che mi hanno ispirato c’è anche Lebron James per come ogni giorno lavora e compete per essere sempre il migliore»

2021

È stato un anno di svolta per me, ho debuttato con il Canada, ho segnato il mio primo gol con la Nazionale nella semifinale della Gold Cup, è stato un anno ricco di soddisfazioni.

8 ANNI

Quando mi sono innamorato veramente di questo sport, il calcio da lì è diventato molto importante. Qui è iniziato qualcosa di speciale.

29/11/1974

Il compleanno di mio papà, la persona per cui gioco a calcio. Ogni volta che gioco so che lui mi guarda da lassù ed è orgoglioso di me.

QUANTE NE SAI SU BUCHANAN?

LEGGENDA NERAZZURRA

IL TATUAGGIO PREFERITO

MIGLIOR MOMENTO IN CARRIERA

FABIO GALANTE

Carisma, abilità nel gioco aereo e intelligenza tattica. Arrivato nell'estate del 1996, Fabio Galante ha collezionato complessivamente 88 presenze con la maglia dell'Inter, ed è stato tra i protagonisti della cavalcata trionfale che ha portato i nerazzurri ad alzare al cielo la Coppa Uefa nella stagione 1997/1998. Tre le reti segnate, la prima insieme al Fenomeno Ronaldo:

«Se chiudo gli occhi tra i momenti più belli trovo il gol che ho fatto a Bologna, il primo con la maglia dell'Inter, nella stessa partita in cui anche il Fenomeno Ronaldo trovò la sua prima rete in nerazzurro».

Doppio ex di Inter-Genoa, Galante ha trascorso sei stagioni tra i due Club, arrivando all'Inter nel 1996 proprio dal club ligure:

«Se sono arrivato all’Inter è merito del Genoa, lì ho esordito in Serie A e ho passato tre anni stupendi. In entrambe le squadre ho passato anni bellissimi che mi hanno formato come giocatore e come uomo e mi hanno fatto realizzare il sogno che avevo da bambino. I ricordi da entrambe le parti sono tantissimi: all’Inter ho vinto la Coppa Uefa nel 1998 e ho avuto l’onore di conoscere grandi campioni, da Bergomi a Zanetti, da Pagliuca a Ronaldo, da Zamorano e Djorkaeff ma anche Colonnese, Fresi, Taribo West...».

Sulla prossima sfida:

«Lato Genoa sono felice che Gilardino stia facendo un ottimo campionato. L’Inter è una realtà incredibile, quest’anno sta facendo partite meravigliose e sta facendo veramente divertire i tifosi. Si vede che c’è un bel gruppo, che si vogliono bene, tutti giocano al massimo. L’allenatore è fondamentale, Simone Inzaghi ha fatto un ottimo lavoro, poi è importante la società e vincere, ti aiuta a creare entusiasmo, a fare gruppo».

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INTER-GENOA STORY: RICONOSCI I TITOLARI DI QUESTA PARTITA?

2007/08 | INTER-GENOA 4-1

Marcatori: 8' Cordoba, 50' Cambiasso, 73' Konko, 74' Suazo, 88' Cruz (Rig)

INTER: 22 Orlandoni; 13 Maicon, 2 Cordoba, 26 Chivu, 6 Maxwell; 7 Figo, 19 Cambiasso, 4 Zanetti, 31 Cesar; 9 Cruz, 18 Crespo

Decisa e determinata con una carriera già ricca alle spalle e un’esperienza sul campo che le permette di mettere la sua tecnica e duttilità al servizio della squadra. Abbiamo incontrato Annamaria Serturini che ci ha parlato della sua carriera e della sua idea di calcio:

«Sono una giocatrice che lavora tanto sui dettagli che possono fare la differenza in campo, sono nata come esterno d’attacco a sinistra poi negli anni mi hanno adattata come quarto, quinto di centrocampo e ho dovuto lavorare e imparare molto. Negli ultimi anni ho giocato sia da terzo d’attacco che da quinto a tutta fascia quindi ho variato ancora di più il mio repertorio e questo mi ha dato la possibilità di essere più duttile e di poter aiutare ancora di più la squadra».

Tanti i traguardi raggiunti ma anche la volontà di porsi obiettivi sempre nuovi:

«A livello di Club ci sono stati diversi momenti importanti, dallo Scudetto con la Roma al gol al Camp Nou in Champions. Ho avuto la fortuna di fare due Mondiali con la Nazionale maggiore, in Francia e Nuova Zelanda, poi il Mondiale in Costa Rica con coach Guarino in cui siamo arrivate terze, ci sono stati molti momenti ma preferisco sempre guardare a quelli futuri».

Il campo da calcio al centro di tutto, anche se da bambina tra gli sport di riferimento c’è sempre stato anche il tennis:

«Il campo mi regala un mix di emozioni, c’è la responsabilità, il brivido che ti danno i tre punti in palio, il divertimento...Da bambina giocavo anche a tennis e uno dei riferimenti che mi è rimasto è Nadal, una figura importante per la sua professionalità, che ho sempre seguito. L’Inter? Zanetti è stato un campione e una bandiera, l’ho seguito fin da piccola, mentre dell’Inter di oggi mi piace molto Lautaro Martinez, fa giocate da grande campione».

MATCHDAY PROGRAMME N.18

04/03/2024

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