Giocare a calcio mi ha sempre reso felice, fin da quando ero bambino, il segreto è mantenere questa passione.

La passione di un bambino unita alla consapevolezza di un campione. Quando Alexis Sanchez parla di sé sa emozionare senza essere mai banale: il suo racconto, come la sua vita, gravita intorno all’amore incondizionato per il calcio.

«Da bambino non avevo un campione di riferimento, se devo pensare ad un esempio senza dubbio penso a mia mamma, ho sempre avuto in mente come giocava lei...e giocava bene! Le leggende interiste? Ronaldo il Fenomeno per me è il numero 1 al mondo, ho giocato con tanti giocatori forti, ho visto da vicino Messi, Ronaldo, però lui è un’altra cosa, quando faceva quella finta e andava a mille all’ora era incredibile, una cosa bella da vedere nel calcio. Poi non posso non citare Zamorano, arriviamo entrambi dal Cile e mi è sempre piaciuta la sua grinta».

Le origini a Tocopilla, il legame con il Cile e La Roja, di cui Alexis è il miglior marcatore di sempre:

«Il gol più importante è sicuramente quello che ho segnato nella finale contro l’Argentina che ha consegnato al Cile la prima Copa America della sua storia. Poi c’è quello nel Clásico contro il Real Madrid e ovviamente la rete segnata al 121’ nella sfida di Supercoppa contro la Juventus».

Un gol, quello contro la Juventus, indimenticabile per tutti i tifosi nerazzurri:

«L’Inter è una squadra forte a livello mondiale che in questi anni è cresciuta tanto. Ha grandi tifosi che ci supportano sempre, loro danno la vita per questo Club e un giocatore che viene qui deve farlo per vincere».

18 SETTEMBRE

Il giorno della festa Nazionale del Cile, una data importante perché è il compleanno della mia patria: sono quasi 18 anni che abito lontano ma per me questo giorno rimane sempre importante.

1988

La mia data di nascita, quando tutto è cominciato. Ogni tanto mi piace fare un punto, guardarmi indietro e pensare a tutto quello che è successo.

1962

L’anno in cui è nata mia mamma, la persona più importante nella mia vita e nella mia carriera, lei è la numero uno.

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2015/16 | INTER-FROSINONE 4-0

Marcatori: Biabiany (29'), Icardi (53'), Murillo (88'), Brozovic (91')

INTER: 1 Handanovic; 55 Nagatomo (60' Ranocchia 23), 25 Miranda, 24 Murillo, 12 Telles; 83 Melo, 7 Kondogbia; 11 Biabiany (85' Perisic 44), 10 Jovetic, 22 Ljajic; 9 Icardi (88' Brozovic 77).

IVAN ZAMORANO

«L’amore, la connessione che ho con i tifosi nerazzurri è bellissima. Non ho mai dimenticato tutto quello che ho vissuto a Milano e questo legame rimarrà per sempre».

C’è qualcosa in Ivan Zamorano che lascia il segno. La sua grinta, i suoi gol, la sua 1+8 e quella determinazione in grado di farlo arrivare su ogni pallone gli hanno permesso di conquistare il popolo nerazzurro creando un legame che non si è mai sciolto.

«Quando torno a Milano mi sembra di non essere mai andato via, parte della mia anima è qui. Penso che l’Inter mi assomigli, ha una storia di grinta e di carattere, il mio cuore è un po’ nerazzurro. Ci sono tantissimi gol a cui sono legato, quello che ha fatto la storia e che sicuramente è rimasto nel cuore dei tifosi è stato l’1-0 contro la Lazio nell’incredibile serata di Parigi quando abbiamo vinto la Coppa Uefa. È stata una serata unica e quel gol ci ha aiutato a vincere una Coppa meravigliosa».

Arrivato a Milano insieme all’Inter Academy Chile a fine ottobre, Bam Bam ha assistito a San Siro al successo contro la Roma e al termine del match ha incontrato Alexis Sanchez:

«Il mio incontro con Alexis è stato un incontro tra due amici, ci lega l’amore per l’Inter e per il Cile. Ha scritto una storia importante nel calcio europeo e cileno, sono contento del momento che vive, è un grandissimo calciatore e uomo. Come vedo questa Inter? Mi piace, ho visto la partita contro la Roma, la squadra è cresciuta molto e la condizione è fantastica. Stanno facendo un grande lavoro ed è la strada giusta per continuare a lottare su ogni fronte»

«Vestire questa maglia significa tantissimo, l’Inter è un Club importante e per tanti anni è stata la mia seconda famiglia».

Crescere con i colori nerazzurri e assorbirne la storia e i valori. Abbiamo incontrato Chiara Robustellini, difensore classe 2003 dell’Inter di Rita Guarino che ci ha raccontato le origini della sua passione:

«Ho sempre giocato a calcio. Fin da bambina la palla è stata la mia compagna di gioco, passavo così le giornate insieme ai miei fratelli più grandi».

CHE TIPO DI GIOCATRICE SEI?

«Sono pronta a dare tutto per la squadra, il mio punto di forza è sicuramente la perseveranza. L’anno scorso sono cresciuta molto, passando da momenti difficili come l’infortunio alla spalla e da traguardi come la prima convocazione con la nazionale maggiore e il primo gol in Serie A».

QUALI SONO I TUOI GIOCATORI DI RIFERIMENTO?

«Pensando al mio ruolo direi Marcelo, mentre della storia dell’Inter ho sempre ammirato Javier Zanetti».

MATCHDAY PROGRAMME N.9

12/11/2023

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