Determinazione, coraggio e affidabilità. Francesco Acerbi ha la grinta di chi scende in campo per dare sempre il massimo. Alla sua terza stagione all’Inter, il difensore nerazzurro ha sempre messo la sua esperienza al servizio della squadra, diventando un punto di riferimento della difesa interista, la migliore in questa Champions League con un solo gol subito in 9 match giocati.
«Siamo un bel gruppo, quest’anno c’è stata da subito un’alchimia con i nuovi e allo stesso tempo il rapporto con i compagni che erano già qui è maturato anche grazie al mister e al suo staff. All’Inter ci sono tanti grandi campioni, penso che sia importante avere grande umilità e allo stesso tempo riuscire ad esprimersi senza paure. Il calcio mi ha insegnato la forza del gruppo, cosa significa lottare insieme per un obiettivo e come superare i momenti difficili. In questi anni ho imparato che si può lavorare sulla sofferenza fisica e mentale, bisogna andare oltre la fatica perseguendo sempre i propri obiettivi».
Determinazione, coraggio e affidabilità. Francesco Acerbi ha la grinta di chi scende in campo per dare sempre il massimo. Alla sua terza stagione all’Inter, il difensore nerazzurro ha sempre messo la sua esperienza al servizio della squadra, diventando un punto di riferimento della difesa interista, la migliore in questa Champions League con un solo gol subito in 9 match giocati.
«Siamo un bel gruppo, quest’anno c’è stata da subito un’alchimia con i nuovi e allo stesso tempo il rapporto con i compagni che erano già qui è maturato anche grazie al mister e al suo staff. All’Inter ci sono tanti grandi campioni, penso che sia importante avere grande umilità e allo stesso tempo riuscire ad esprimersi senza paure. Il calcio mi ha insegnato la forza del gruppo, cosa significa lottare insieme per un obiettivo e come superare i momenti difficili. In questi anni ho imparato che si può lavorare sulla sofferenza fisica e mentale, bisogna andare oltre la fatica perseguendo sempre i propri obiettivi».
Come è nata la tua passione per il calcio?
«Da piccolo mi piaceva semplicemente giocare con il pallone, poi con il tempo ho amato la competizione, le sfide, la voglia di vincere che rendono speciale questo sport. Ad oggi sono contento del percorso che ho fatto, ho attraversato alti e bassi ma sono felice e orgoglioso di dove sono ora».
Come è nata la tua passione per il calcio?
«Da piccolo mi piaceva semplicemente giocare con il pallone, poi con il tempo ho amato la competizione, le sfide, la voglia di vincere che rendono speciale questo sport. Ad oggi sono contento del percorso che ho fatto, ho attraversato alti e bassi ma sono felice e orgoglioso di dove sono ora».
QUIZ | UCL EDITION
INTER-AJAX 1-0 (2005/2006)
Anche nel 2006 l'Inter aveva affrontato una formazione olandese agli ottavi di finale di UEFA Champions League: l'Ajax. L'andata ad Amsterdam si era chiusa con un pareggio per 2-2 (4' Stankovic, 16' Huntelaar, 20' Rosales, 87' Cruz), il ritorno, a San Siro con il successo nerazzurro per 1-0 grazie a una bellissima rete di Dejan Stankovic.
LA FORMAZIONE:
Inter: Toldo; Zanetti, Materazzi, Samuel, Wome; Figo, Veron, Cambiasso, Stankovic; Adriano, Martins.
LA SECONDA STELLA
«Ho scelto una foto di gruppo dei festeggiamenti perché abbiamo vinto tutti insieme. Abiamo vissuto un momento storico per come è arrivata questa Seconda Stella. Sono momenti che rimarranno per sempre».
LA FAMIGLIA
«La mia famiglia è fondamentale, è tutta la mia vita al di fuori dal campo».
LA SECONDA STELLA
«Ho scelto una foto di gruppo dei festeggiamenti perché abbiamo vinto tutti insieme. Abiamo vissuto un momento storico per come è arrivata questa Seconda Stella. Sono momenti che rimarranno per sempre».
LA FAMIGLIA
«La mia famiglia è fondamentale, è tutta la mia vita al di fuori dal campo».
MATILDE PAVAN
Prosegue il cammino dell’Inter Women nella Poule Scudetto. Per raccontare il momento della squadra di Piovani, abbiamo incontrato Matilde Pavan, attaccante classe 2004:
«Abbiamo fatto un percorso non facile, abbiamo lavorato duro e ora è importante mettere in campo il giusto atteggiamento e mostrare quanta fame abbiamo. Siamo un gruppo unito e abbiamo imparato a conoscerci in questi mesi. Siamo sempre a disposizione per chi ha bisogno e questa è la nostra forza».
Cosa significa per te il calcio? Quali sono i tuoi punti di forza?
«La tecnica e la visione di gioco, poi sto lavorando molto sugli inserimenti. Il calcio è il mio più grande amore, la mia passione: credo che ogni giorno sia un giorno buono per migliorarmi. I miei obiettivi rimangono la conquista della Champions League con l’Inter e la convocazione in Nazionale».



