INTER CLUB: RECORD E PARTITA SPECIALE
Continua il percorso di crescita del progetto Inter Club, che nella stagione 2023-24 stabilisce per il secondo anno di fila un nuovo primato nella storia del Centro Coordinamento: dopo il record di 154.008 soci nel 2022-23, quest’anno la campagna tesseramenti ha raggiunto la cifra record di 208.631 soci, portando il Club nerazzurro nell’élite delle squadre d’Europa con il più alto numero di iscritti. Questo risultato eccezionale si celebrerà in occasione di Inter-Cagliari, partita speciale dedicata agli Inter Club nel corso della quale saranno premiate le realtà che più si sono distinte nel corso della stagione e saranno organizzate numerose attività riservate ai i soci che saranno protagonisti nel corso di tutta la giornata.
Esplosività, carisma e leadership. Ivan Ramiro Cordoba ha condensato queste caratteristiche nei suoi 12 anni in nerazzurro, dando sempre tutto e collezionando una lunga serie di trofei. La prima volta in maglia Inter è datata gennaio 2000. Da quel momento sono state 455 le presenze, arricchite da 18 reti che lo hanno fatto entrare nella storia e nel cuore dei tifosi:
Ho vissuto così tanti momenti belli che è difficile sceglierne uno, il più significativo forse è la vittoria di quella Coppa Italia che ha dato il via ad anni di successi, è stato l’inizio di un bellissimo percorso.
12 anni di Inter e tante leggende con cui condividere il campo e i colori:
Il giocatore più forte con cui abbia giocato all’Inter è Ronaldo il Fenomeno, non vedevamo l’ora di andare all’allenamento per vedere cosa si sarebbe inventato con il pallone. Poi sicuramente mi ha stupito la professionalità e l’esempio di Zanetti, quando hai un leader così è molto più semplice fare gruppo e andare a vincere.
Dalla sua Inter all’Inter di oggi:
Questa squadra piace a tutti, fanno gioire la gente, hanno una facilità di gioco che porta risultati. I giocatori sono forti e ci sono tanti leader in squadra e un Capitano importante come Lautaro.
DIEGO MILITO
Arrivato all'Inter nell'estate 2009, ha segnato 75 reti in 171 gare ufficiali, conquistando subito il cuore del tifo interista. Eroe del Triplete, nel 2020 è entrato nella Hall of Fame Nerazzurra: semplicemente il Principe, Diego Milito.
«L’Inter è una squadra speciale, ho un grandissimo amore per questi colori che mi hanno fatto vivere dei momenti indimenticabili. Vestire questa maglia è stato incredibile, fin da bambino si sogna di poter giocare per una squadra così forte, io ho avuto questa grande possibilità e me la sono goduta lasciando sempre tutto per questa maglia».
«Questa Inter? È fortissima, sta facendo grandi cose, è una grande squadra con dei valori importanti. Ho tanto affetto per Lautaro, Calhanoglu sta facendo una grande annata così come Thuram, poi c’è Barella e tanti altri giocatori di talento».
San Siro è un'emozione
unica al mondo.
Ti aspettiamo!
INTER-CAGLIARI STORY: RICONOSCI I TITOLARI DI QUESTA PARTITA?
2009/10 | INTER-CAGLIARI 3-0
MARCATORI: 6' Pandev, 17' Samuel, 2' st Milito
INTER: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 2 Cordoba, 25 Samuel, 39 Santon; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta (30' st 17 Mariga); 27 Pandev, 22 Milito (38' st 45 Balotelli), 9 Eto'o (15' st 11 Muntari)
171 presenze con l’Inter tra il 2012 e il 2017: grazie ad un mix di doti tecniche, intelligenza tattica e grinta, Rodrigo Palacio ha lasciato un segno in campo e nel cuore dei tifosi, andando a segno 58 volte con la maglia nerazzurra:
«Per me giocare all’Inter è stato un piacere enorme, non è facile arrivare in una squadra così grande e sono molto orgoglioso di aver giocato per questi colori. Il momento più bello che ho vissuto in campo con questa maglia è sicuramente il gol di tacco contro il Milan, mentre l’assist è quello per Milito nella sfida contro il Bologna dell’ottobre 2012».
«Cosa penso di questa Inter? Mi piace molto, gioca un bel calcio, fa divertire i tifosi e ha tanti giocatori di talento.
Istinto e determinazione: abbiamo incontrato Alessia Piazza, portiere in forza all’Inter Women, che ci ha parlato dei suoi punti di forza e della sua storia.
«Sono una giocatrice molto istintiva ma che allo stesso tempo va ad analizzare tutto e dà importanza ai particolari. L’istinto è sempre stata una delle mie migliori qualità, anche le uscite basse sono una mia caratteristica. Ho iniziato a giocare con mio fratello e da lì poi è nata questa passione che ho sempre inseguito. Grazie anche all’evoluzione che ha avuto il calcio femminile oggi sono qui e tante bambine possono sognare di diventare calciatrici professioniste».
Cosa ti spinge a dare il massimo?
«Il sapere di potersi migliorare ogni giorno. Il calcio è in continua evoluzione, nel mio ruolo per esempio oggi è fondamentale non solo parare ma anche impostare il gioco e devi sempre essere pronta a imparare qualcosa di nuovo».
Cosa rende speciale il ruolo del portiere?
«Da bambini non si fa la fila per stare in porta ma io non l'avrei mai scambiato con nessun altro ruolo, la gioia di salvare una partita per me vale come un gol».