CERTE NOTTI NON FINISCONO MAI

Ognuno con i suoi riti, ognuno con i suoi pensieri nella testa. Chi si immagina il peggio, chi sogna già il giorno dopo, e quello dopo ancora. In fondo, ogni tifoso è fatto alla sua maniera, ma tutti, allo stesso momento, pensano e desiderano la stessa cosa. È il bello di essere una famiglia, un popolo, il bello di condividere la stessa passione sfrenata, incontrollabile, che ti porta a non dormire, oppure a leggere, studiare, rivedere vecchie partite, camminare, correre. Ognuno a modo suo, per arrivare lì, dove tutti aspettano, dove tutti sognano.

Inter-Barcellona, ogni generazione ha la sua. Ripensare alle sfide del passato è sicuramente un modo di esorcizzare l'attesa. Ma conta il giusto, conta per ricordi dolci e per vecchie paure, conta solo per accorciare il tempo verso quella che più conta, questo Inter-Barcellona.

San Siro chiama un intero popolo. E se tutti gli interisti del mondo non possono stare dentro il Meazza, chi sarà in campo saprà che oltre ai 75mila sugli spalti ci saranno milioni e milioni di cuori e di cervelli concentrati solo, e soltanto, su una cosa.

Nessuno sa cosa accadrà: né gli scaramantici, né gli statistici. Il mistero del calcio che affascina e strugge, che ti porta quasi allo sfinimento, a sperare che cominci in fretta la partita e che finisca, bene o male, ma in fretta, perché è stupendo il gioco, il nerazzurro, tutto, ma anche il fisico, il cuore, la testa, a un certo punto hanno bisogno di rallentare.

È una notte, come ce ne sono tante: una vigilia. Ognuno di noi avrà nella testa centinaia, migliaia di partite dell'Inter: anche quelle del passato, quando non eravamo nemmeno nati. Eppure tutti sono qui, aggrappati al desiderio di arrivare al fischio d'inizio, a sospirare su ogni pallone. Paure e speranze, tensioni ed emozioni. Si mischieranno, magari con la pioggia a rendere il tutto ancora una volta più drammatico, più epico. La notte contro il Bayern Monaco ha lasciato nel cuore di tutti, presenti e più lontani, un qualcosa di unico. La partita di qualche giorno fa a Barcellona, poi, ha allenato tanti aspetti del nostro tifo: la meraviglia, l'ammirazione, l'orgoglio. Milano è qui, che aspetta e si prepara. Con i suoi riti, con le sue persone, con chi arriverà per la prima volta al Meazza, con chi potrebbe arrivare al proprio posto anche bendato. Fischierà l'arbitro, e poi sarà una bolgia. Dentro di noi, le emozioni, ognuno con le sue. Nessuno sa come finirà. Sicuramente, tutti, allo stadio e a casa, finiranno senza voce.

È il giorno della semifinale di ritorno della UEFA Champions League. Una notte attesa, una notte da Inter. Alle 21:00 inizia il big match che deciderà la prima finalista dell’edizione 2024/25 della massima competizione europea: una gara che si preannuncia spettacolare, nell’atmosfera unica del Meazza. Una sfida presentata nel Matchday Programme dal difensore nerazzurro Alessandro Bastoni.

"Abbiamo grande fiducia che abbiamo accumulato in questi anni giocando una finale e vincendo tanti trofei. C’è grande entusiasmo e tanta voglia di entrare in campo e fare la nostra partita".

L’atmosfera del Meazza sarà quella delle grandi notti di Champions:

"Avere San Siro pieno, con i tifosi che cantano per noi, ci darà una grande spinta quando magari saremo un po’ più stanchi all’interno della partita però poi in campo si va sempre 11 contro 11 quindi ci sarà da mantenere la testa il più fredda e lucida possibile per poter prendere le giuste decisioni".

È il giorno della semifinale di ritorno della UEFA Champions League. Una notte attesa, una notte da Inter. Alle 21:00 inizia il big match che deciderà la prima finalista dell’edizione 2024/25 della massima competizione europea: una gara che si preannuncia spettacolare, nell’atmosfera unica del Meazza presentata nel Matchday Programme dal difensore nerazzurro Alessandro Bastoni.

"Abbiamo grande fiducia che abbiamo accumulato in questi anni giocando una finale e vincendo tanti trofei. C’è grande entusiasmo e tanta voglia di entrare in campo e fare la nostra partita".

L’atmosfera del Meazza sarà quella delle grandi notti di Champions:

"Avere San Siro pieno, con i tifosi che cantano per noi, ci darà una grande spinta quando magari saremo un po’ più stanchi all’interno della partita però poi in campo si va sempre 11 contro 11 quindi ci sarà da mantenere la testa il più fredda e lucida possibile per poter prendere le giuste decisioni".

INTER-BARCELLONA: GUIDA ALLA SFIDA

LA CONFERENZA STAMPA: LE PAROLE DI INZAGHI

"Sappiamo tutti l'importanza della gara. Dobbiamo fare una grande partita contro una squadra fortissima. Abbiamo toccato con mano la loro forza. Servirà un'Inter determinata e attenta".

L'AVVERSARIO | BARCELLONA

I catalani, guidati da Hansi Flick sono reduci dal successo in rimonta contro il Valladolid ottenuto grazie alle reti di Raphinha e di Fermin Lopez. In Liga occupano il primo posto con 79 punti dopo 34 giornate, a +4 dal Real Madrid. Il Barcellona segna in media 3.08 gol a partita in Champions League e ha il miglior attacco della competizione con 40 gol segnati.

I CONVOCATI DI FLICK

Per la sfida di San Siro torna tra i convocati blaugrana Lewandowski, mentre non fanno parte della lista gli infortunati Koundè e Balde.

2 Cubarsí, 4 R. Araujo, 5 I. Martinez, 6 Gavi, 7 Ferran, 8 Pedri, 9 Lewandowski, 10 Ansu Fati, 11 Raphinha, 13 Iñaki Peña, 15 Christensen, 16 Fermín, 18 Pau Víctor, 19 Lamine Yamal, 20 Olmo, ⁠21 F. De Jong, 24 Eric, 25 Szczęsny, 26 Astralaga, 32 H. Fort, 35 Gerard Martín, 44 Landry, 45 Darvich.

QUIZ | INTER VS BARCELLONA

INTER-BARCELLONA 3-1 (2009/2010)

20 aprile 2010. A San Siro va in scena la semifinale d'andata di Champions League. I nerazzurri affrontano un Barcellona straordinario, campione d’Europa in carica, in grado di cambiare per sempre la storia del calcio. I blaugrana passano in vantaggio con il gol di Pedro. La gara si trasforma completamente, i nerazzurri spingono e chiudono il Barcellona nella sua metà campo, creando diverse occasioni. Al 30' Sneijder realizza il gol del pari. Il 2-1 è di Maicon: il Colosso supera Victor Valdes, dopo il secondo assist di serata di Milito che riceve il filtrante di Pandev. Il Principe, al 61’ segna di testa dopo la sponda di Sneijder. Il triplice fischio sancisce la vittoria dell’Inter per 3-1.

LA FORMAZIONE:
Inter - Barcellona 3-1, 20 aprile 2010

Marcatori: 19' pt Pedro, 30' pt Sneijder, 3' st Maicon, 16' st Milito

INTER: 12 Julio Cesar; 13 Maicon (28' st Chivu), 6 Lucio, 25 Samuel, 4 Zanetti; 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta; 27 Pandev (11' st Stankovic), 10 Sneijder, 9 Eto'o; 22 Milito (30' st Balotelli).

GIANPIERO PIOVANI

L'Inter Women sta per chiudere una stagione incredibile, che ha regalato alla formazione di Piovani un traguardo storico. Le nerazzurre hanno conquistato la Champions League con tre giornate di anticipo, confermandosi matematicamente la seconda forza del campionato. Un cammino che abbiamo ripercorso con coach Gianpiero Piovani.

«Queste ragazze hanno fatto un campionato straordinario, è stato bello vedere con quale impegno e forza si sono allenate. Sono stato fortunato ad avere una squadra così che mi ha regalato un bel sogno, è motivo di soddisfazione e orgoglio. Abbiamo avuto una continuità di risultati importante e un bel percorso di crescita. L’arma in più è stata sicuramente la dedizione e la voglia che hanno dimostrato le calciatrici che hanno giocato un po’ meno e che si sono sempre fatte trovare pronte quando sono entrate a partita in corso e molte volte hanno cambiato il match. Si sono tutte applicate al 100%».

Quali sono le partite che le sono rimaste più impresse?

«Sono state tutte belle. Penso alla vittoria contro la Juventus per 3-2 negli ultimi minuti, è stata un tassello importante nel raggiungimento della Champions e del secondo posto in Campionato».

Con questo risultato avete reso felici anche tanti tifosi: ha un messaggio anche per chi vi ha sempre seguito e sostenuto?

«I nostri tifosi ci hanno sempre seguito e incitato, anche nei momenti più difficili e impegnativi. Siamo stati bravi sia noi che loro a rimanere sempre uniti: la coesione tra noi, la società e i tifosi è stata fondamentale per raggiungere questo risultato».

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